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Homo Faber. Living treasures of Europe and Japan

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iGuzzini illuminazione ha contribuito in qualità di sponsor tecnico alla realizzazione della seconda edizione di Homo Faber, iniziativa organizzata dalla Fondazione Michelangelo ed ospitata dalla fondazione Cini sull’isola di San Giorgio a Venezia. 
L’evento è dedicato ai mestieri d’arte contemporanei e alla loro valorizzazione, alla diffusione e alla formazione di competenze in questo settore, missione della Fondazione MIchelangelo. 
Gli artigiani che sono stati selezionati rappresentano la varietà di mestieri, culture, costumi, talenti umani e storie di vita provenienti da tutto il mondo e da diverse generazioni. In modo particolare questa edizione di Homo Faber Event esplora l'intreccio culturale tra Europa e Giappone e onora il riconoscimento ufficiale che il Giappone dà ai suoi migliori maestri, i Tesori Nazionali Viventi, considerati custodi di importanti elementi culturali immateriali. 

L’evento si articola attraverso 15 mostre per le quali sono stati utilizzati apparecchi iGuzzini per realizzare la regia luminosa specifica per ogni tipo di oggetto e di allestimento ma con due precisi elementi che sono delle costanti. 
Da una parte un’illuminazione a bassi livelli di illuminamento che permette di leggere e non annulla il contesto architettonico della Fondazione Cini che ospita l’evento ed una illuminazione d’accento, concentrata sugli oggetti in mostra in modo tale da permettere la lettura dei più fini dettagli. Gli apparecchi utilizzati sono stati i proiettori Palco, nella loro vastissima combinazione di potenze e di ottiche, oltre che di accessori come schermi, alette direzionali, lenti; i proiettori poi, in alcuni casi, sono accostati a Underscore. In alcuni ambienti, ma non massivamente, sono stati utilizzati sistemi di controllo sia BLE che DMX, quest’ultimo, in quei casi in cui il sistema di controllo dell'illuminazione doveva integrarsi con sistemi di building automation già utilizzati.

“Dettagli: genealogie dell’ornamento” a cura di Judith Clark è un'esposizione che mette in mostra l’artigianalità di 16 maison del lusso dedicate alla realizzazione di orologi pregiati, calzature, kimono, gioielli, profumi e molto altro. Si svolge presso l’edificio dell’Ex Nautico caratterizzato da un bel soffitto a capriate, in legno. Ad una illuminazione generale ottenuta anche grazie a un effetto di luce indiretta si aggiungono degli effetti di luce d’accento dati da proiettori Palco Framer Low Voltage,  montati su binari a loro volta  installati sulle capriate, che utilizzano tutte le tipologie di ottiche. La gestione avviene attraverso l’uso del BLE che ha evitato il ricorso a nuovi cavi e nuovi impianti. Con il BLE si controllano accensioni, spegnimenti, scenari. L’unione di un’illuminazione generale ed una d’accento permette di sottolineare lo studio volumetrico fatto per alcuni abiti. Judith Clark nella edizione precedente aveva curato l’allestimento presso lo spazio della Piscina che nel maggio 2022 ospita la mostra ”Attendere nell’ombrosa quiete” a cura di Robert Wilson che ha richiesto un vero e proprio service per lo spettacolo. 

Per “Il giardino delle 12 pietre” a cura di Naoto Fukasawa e Tokugo Uchida, che è stato allestito presso il Cenacolo della Fondazione Cini iGuzzini ha realizzato l’illuminazione molto definita delle isole al centro della sala su cui sono esposte le opere. In questo caso l'illuminazione riguarda l'intera isola e non il singolo oggetto esposto. Per ottenere questo effetto si sono utilizzati Palco (∅ 122 mm), in questo caso Opti Lens, installati su delle americane e grazie a questa soluzione la luce d'accento è indirizzata sull’intera base espositiva. Gli effetti luminosi permettono di apprezzare la tridimensionalità delle opere esposte come nel caso del tessuto disposto su un supporto curvo proprio per far apprezzare la sua trama. Il sistema di controllo per questa sala è operato attraverso un sistema Connex perchè l’illuminazione doveva essere integrata nel sistema di Building automation che controlla altri elementi della sala, fra cui figura anche “Le nozze di Cana” opera del Veronese riprodotta secondo le metodologie innovative di Adam Lowe ( l’originale si trova al Louvre) e riportata nella sua sede originaria nel corso del 2007. Durante l’esposizione l’opera è stata illuminata con una illuminazione generale, diffusa e dimmerata per non impattare troppo con l’allestimento della mostra. 

L’omaggio allo scambio culturale tra Italia e Giappone che a Venezia ha sempre trovato un terreno fertile è proprio l’oggetto dell’allestimento, realizzato da _apml,  “Italia e Giappone: le relazioni meravigliose”  a cura della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Diversi oggetti giapponesi, di vari materiali, sono esposti all'interno di strutture in legno su cui sono installati, su binario, dei proiettori Palco (⌀ 62 mm ) in finitura bianca per ottenere un effetto molto spottato. 

“Meccaniche prodigiose” a cura di Nicolas Le Moigne, co-curata da Simon Kidston, presso la Sala delle fotografie, espone i risultati creativi della collaborazione tra l'Associazione Mec-Art e l'ECAL/Università di Arte e Design di Losanna. Cinque installazioni interattive basate sul know-how meccanico progettate dagli studenti del MAS in Design for Luxury & Craftsmanship illustrano il patrimonio locale recentemente riconosciuto  dall'UNESCO e associato alla città svizzera di Sainte-Croix. 
I modelli sono esposti su alcune “isole”, ben separate fra di loro da separè realizzati in materiale plastico,  attraverso i quali si dipana un percorso obbligato. Il tutto è all’interno di una struttura in tessuto plastico semi-trasparente che lascia percepire la ricchezza e l’allestimento “storico” della sala. Per creare l’effetto voluto dai curatori, si integra un’ illuminazione dall’alto abbastanza diffusa, data da Palco Framer (⌀ 119 mm) alla luce d’accento di proiettori Front Light a sospensione con ottica super spot da 4° su ogni singolo espositore/ isola. Per ulteriori accenti ci sono dei Palco disposti sulla cornice più esterna.

“Magnae Chartae” a cura di Michele De Lucchi e del suo studio AMDL CIRCLE vuole essere un omaggio all'artigianato della carta - la sua rilevanza, la sua diversità e le mani umane che sono parte integrante dei processi creativi.
Michele de Lucchi ha messo a punto degli espositori di legno e cartone e gli oggetti in mostra su di essi  sono evidenziati da Palco LV ( ⌀ 37 mm), montati su una struttura a C superiore a incastro sul legno su cui sono installati i binari.
All’interno di questa area ci sono poi diverse sotto-aree come quella dedicata a Montblanc e alla quadreria, in cui il proiettore Palco è stato utilizzato nella versione con astina. Un'applicazione della luce particolarmente riuscita è quella per la tenda realizzata con la carta da parati prodotta dalla comunità di San Patrignano, una tenda che ricorda il “Sogno di Costantino” di Piero della Francesca.  All'interno della tenda, alla base della parte conica, sono state posizionate due linee di luce Underscore: quella superiore ha un'inclinazione di 70° verso l'alto per l'illuminazione del cono; quella inferiore, fornisce invece l’illuminazione delle pareti verticali. Al centro della tenda si trova un’opera su cui è indirizzata la luce d’accento di un Palco ⌀ 51 mm con ottica spot, installato su binario a sua volta posizionato su una superficie in legno posta alla sommità del cono.
Lo studio di De Lucchi ha curato anche l’allestimento per le postazioni degli artigiani, utilizzando la stessa struttura in legno e cartone con al di sopra una struttura reticolare su cui sono inseriti Palco a binario e con asta.
Di Magnae Charte, fa parte anche l’installazione di Matsuda Wakasa realizzata con i tipici  ombrelli giapponesi. Alcuni supporti conici, realizzati in legno, sorreggono un soffitto a rete su cui sono inseriti gli ombrelli, con la parte convessa verso chi guarda, disposti a diverse altezze. L’illuminazione artificiale è data da Palco con basetta, con il flusso luminoso verso l’alto, posizionati sulla struttura conica. L’ottica flood li illumina omogeneamente, ma proprio per la disposizione degli ombrelli si creano poi ombre e giochi di trasparenze.

La mostra “I virtuosi della porcellana”, a cura di David Caméo e Frédéric Bodet, occupa la Biblioteca del Longhena secondo l’allestimento progettato dallo studio _apml ( Alessandro Pedron e Maria La Tegola) ed ha mantenuto lo stesso allestimento del 2018: i pezzi in mostra, ceramiche storiche o contemporanee, sono disposti lungo le pareti della biblioteca senza quinte di sfondo. L'ambiente è visibile, ricevendo anche una leggera illuminazione riflessa.  L’inizio del percorso è dato da due mobili firmati dai fratelli Campana mentre alla fine del percorso si trova “L'Ultime Métamorphose de Thétis”, l’opera di Grégoire Scalabre composta da 60.000 minuscoli vasi di ceramica, torniti a mano uno a uno e smaltati singolarmente in bianco e in varie tonalità di verde scelte dalla palette della Manufacture de Sèvres dall’artista nel suo laboratorio nel paesino di Dieulefit. Tutti i pezzi in mostra sono illuminati da proiettori Palco (⌀ 37 mm) con ottica spot e con temperatura colore di 3000K, installati sulla struttura che corre davanti alle opere, lungo la biblioteca. L’utilizzo di Palco permette come dicevamo la lettura dei particolari delle opere, in alcuni casi molto ricche di dettagli o con particolari invetriature che richiamano il luccichio della luce sulla superficie del mare. 
Presso la Sala Barbantini è allestita la mostra “Il motivo dei mestieri” a cura di Sebastian Herkner, in cui il designer tedesco esplora il contributo fondamentale che i maestri artigiani apportano al mondo dell’interior design.
Su preziosi tessuti Rubelli che ricoprono le pareti sono esposte le re-interpretazioni di 17 artigiani che, utilizzando materie e tecniche diverse ricreano lo schema della pavimentazione esterna della Basilica di San Giorgio, che si trova sull'isola di San Giorgio Maggiore. Il proiettore Palco con sagomatore circoscrive la luce sullo spazio della singola opera: si ha quindi una luce molto concentrata, molto spottata sulle opere e sui divani al centro dello spazio, mentre il  resto dell’ambiente è quasi buio. La temperatura colore varia fra 3000 K e 4000 K definita in base alla materia utilizzata: ci sono poi due opere in vetro per cui si è ricorsi alla retroilluminazione proprio per mettere in evidenza la trasparenza. 

Le zone interessate dall’installazione “Rintracciare Venezia”  a cura di De Castelli e Zanellato Bortotto sono il Vestibolo e il Corridoio Monumentale che collega la Biblioteca del Longhena e la Sala Barbantini. Si tratta di un'installazione site specific composta da opere realizzate in mosaico di diversi metalli forniti da De Castelli con speciali finiture, che sono un omaggio a Venezia e ai preziosi pavimenti musivi della Basilica di San Marco. Le opere sono esposte su lastre anch’esse in metallo e per staccarle da questa base è stata creata anche una retroilluminazione per creare volume, inoltre un effetto dinamico, realizzato attraverso una dimmerizzazione contribuisce a dare rilievo tridimensionale ai mosaici. 

“Bellezza in fiore”, mostra curata da Sylvain Roca nasce dalla collaborazione fra Venini, uno dei più autorevoli produttori di vetro artistico e 10 flower designers di fama mondiale. Nella Sala Bianca sono in esposizione vasi con composizioni floreali, posti su una struttura che ha altezze diverse e su cui sono installati degli speaker che diffondono musica. Gli apparecchi iGuzzini illuminano i pannelli esplicativi iniziali e tutta la sala, con binari LV e proiettori Palco (⌀ 37 mm) con temperatura colore di 3000 K.

“Next of Europe” è invece l’allestimento a cura di Jean Blanchaert e Stefano Boeri Interiors che occupa la  Sala degli Arazzi e vuole essere un invito, ma anche un omaggio a chi si impegna a tramandare il proprio mestiere ai giovani talenti.
L’installazione del 2018, che aveva gli stessi curatori e si svolgeva su una sorta di nastro, una specie di fiume, in questa edizione è stata disposta su un piano verticale. L'idea alla base è stata quella di creare delle “quinte luminose”: con gli Underscore 15 (19,2 W), con temperatura colore di  3000 K, disposti sul pavimento e in alto, è stato creato un vero e proprio lavaggio uniforme delle pareti.  Gli oggetti sono esposti all’interno di riquadri ( tutti diversi per dimensioni) di una struttura in legno leggermente staccata dalle pareti. Sugli oggetti sono indirizzati poi dei fasci luminosi specifici ottenuti utilizzando Palco (⌀ 62 mm)  con ottica spot e medium con alette direzionali, soprattutto, per concentrare il flusso in verticale. I proiettori sono installati su binari che sono disposti in senso trasversale su delle americane e illuminano con lo stesso metodo anche la sala introduttiva dove oltre alle opere ci sono anche delle video proiezioni. In questo spazio non c’è luce generale, ma solo la luce indiretta che deriva dall'illuminazione delle opere. Al centro si trovano delle postazioni utilizzate dagli artigiani,  che ricevono luce da un Blade R, installato sopra la postazione. 

A Tapiwa Matsinde è stato invece affidato lo spazio di “The Artisan: una sala da tè fatta a mano”, nel padiglione delle Capriate, che si trova nel parco della Fondazione Cini. Qui è stato creato lo spazio ristoro che è una sala da tè piena di mobili e oggetti decorativi di creatori e designer da tutto il mondo, che si potranno non solo ammirare, ma anche toccare ed utilizzare a pieno. Per questo spazio era stata richiesta un'illuminazione generale, che è stata ottenuta utilizzando proiettori Palco ⌀ 62 mm.   
 


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  • Anno
    2022
  • Committente
    Fondazione Michelangelo
  • Coordinamento allestimenti:
    _apml (Alessandro Pedron and Maria La Tegola)
  • Foto:
    0. Origami For Life Charles Kaisin Designer Magnae Chartae Homo Faber Event 2022 Alessandra Chemollo©Michelangelo Foundation
    1. Details Genealogies of Ornament Homo Faber Event 2022 Lola Moser©Michelangelo Foundation
    2. 12 Stone Garden Homo Faber Event 2022 Alessandra Chemollo©Michelangelo Foundation
    3. Umbrella Installation Matsuda Wakasa Artisans Simone Padovani©Michelangelo Foundation
    4. Porcelain Virtuosity Homo Faber Event 2022 Alessandra Chemollo©Michelangelo Foundation
    5. Pattern of Crafts Homo Faber Event 2022 Alessandra Chemollo©Michelangelo Foundation
    6. Tracing Venice Homo Faber Event 2022 Alessandra Chemollo©Michelangelo Foundation
    7. Next of Europe Homo Faber Event 2022 Lola Moser©Michelangelo Foundation