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Il Fairmont The Queen Elizabeth hotel

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La costruzione del Fairmont The Queen Elisabeth, lo storico hotel di Montreal, fu promossa dalle Ferrovie Nazionali Canadesi e l’inaugurazione avvenne nel 1958. All'epoca, l’hotel di 21 piani dalle linee pulite era considerato un capolavoro di innovazione. La sua costruzione sopra la stazione centrale ha richiesto tecniche ingegnose per eliminare le vibrazioni dovute al passaggio dei treni. Nel 1961, l'hotel era collegato a Place Ville Marie da un corridoio sotto la strada che costituisce la prima sezione della metropolitana di Montreal. Nel 1969, John Lennon e Yoko Ono hanno tenuto il loro leggendario Bed-in for Peace, durante il quale l’ex-Beatles ha composto e registrato la canzone Give Peace a Chance, che è rapidamente diventata un inno alla pace globale.

L'obiettivo della trasformazione dell'hotel nel 2017 era proprio quello di rendere la struttura ancora più accogliente e riportarla al centro della vita sociale della comunità di Montreal e per questo l’illuminazione ha svolto un ruolo fondamentale. L’hotel è stato rinnovato per renderlo più aperto alla città, tanto che la Lobby è accessibile da più ingressi e ci sono spazi commerciali e per la ristorazione aperti anche a chi non è ospite dell’albergo. La hall diventa quindi un grande spazio accogliente, pieno di luce, con alcune sospensioni molto evidenti sopra il banco del concierge. Gli incassi Laser Blade sono installati lungo le cornici che creano i cassettoni del soffitto, non vengono percepiti come apparecchi di illuminazione, ma si vede solo l’effetto luminoso creato perché l’obbiettivo di Francois Roupinian titolare della studio Lightemotion era proprio quello di creare l’effetto luminoso, ma di non dare rilievo, non mettere in evidenza gli apparecchi utilizzati. Gli stessi incassi Laser Blade sono utilizzati nella zona del bar.


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Richiesta informazioni

  • Anno
    2017
  • Committente
    Ivanhoé Cambridge
  • Progetto Illuminotecnico:
    Lightemotion
  • Architectural design
    Architecture 49 and Sid Lee Architecture
  • Fotografo
    Stephane Brugger

Project Quote

"L’idea è stata quella di far sentire la luce, ma non vedere le luci, così abbiamo usato moltissimi Laser Blade per tutto il progetto."

François Roupinian, Lighemotion

Prodotti usati: