Ricerca il codice

Trova rapidamente i codici prodotto di cui hai bisogno applicando i filtri sulla nostra intera gamma prodotti.

Trova i codici
Code Finder

La luce della luna per il Colle dell’Infinito

COLLE-INFINITO-01-JPG
COLLE-INFINITO-02-JPG
COLLE-INFINITO-03-JPG
COLLE-INFINITO-04
COLLE-INFINITO-05
COLLE-INFINITO-06
Nel corso del 2018 il Comune di Recanati ha promosso un intervento finanziato con fondi MiBACT per recuperare il carattere identitario del parco del Colle dell’Infinito, luogo universalmente noto per aver ispirato il poeta Giacomo Leopardi per la composizione del suo “L’Infinito”.

L’intervento ha riguardato principalmente due aspetti: vegetazione ed illuminazione. Un progetto di sistemazione e rigenerazione botanica, curato da C.Re.Ha. nature, spin-off dell’Università Politecnica delle Marche guidato dal Prof. Eduardo Biondi (Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali) sotto la supervisione dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone, incaricato dal FAI, ha previsto la messa a dimora di nuove essenze arboree, arbustive e floreali, con attenzione particolare alle componenti autoctone e la rigenerazione di quelle già presenti. Il maestro maceratese Dante Ferretti, scenografo tre volte premio Oscar, ha definito un concept che disegna, con la luce, un percorso emozionale in grado di esaltare il valore paesaggistico del luogo e la carica suggestiva legata alle poesie leopardiane. Il progetto è stato donato da iGuzzini illuminazione ed eseguito da DEA S.p.A (Distribuzione Elettrica Adriatica S.p.A.) con apparecchi dell’azienda marchigiana. Tre gli obiettivi principali dell’intervento illuminotecnico: abbattere i consumi energetici del precedente impianto; incrementare la sicurezza e il comfort dell’area; infine, disegnare un paesaggio notturno il più possibile vicino allo spirito leopardiano del sito, attraverso una luce artificiale che non cancelli il mistero dell’oscurità e sia in grado, all’occorrenza, di ritirarsi per dare spazio all’emozione notturna della luce lunare. Per rispettare e valorizzare la visione del cielo stellato a cui Leopardi si volge spesso nella sua opera, tutti gli apparecchi adottati utilizzano ottiche e accessori che controllano la luce parassita responsabile dell’inquinamento luminoso, fenomeno che iGuzzini combatte fin dagli anni ‘90. La nuova illuminazione del Parco dell’Infinito, creato nel 1937 dall’architetto Dossart in occasione del centenario della morte del poeta, esalta il luogo attraverso la limitazione dell’impatto visivo degli apparecchi - nascosti, laddove possibile, nel verde -, l’adozione di regimi di illuminazione variabili e il ricorso a un’unica temperatura colore calda, pari a 3000 K; fa eccezione solo il viale di accesso al parco, l’area sulla quale viene realizzato l’effetto lunare che al momento viene messo in scena solo il venerdì.

La luce lunare sulla chioma degli alberi del viale è ottenuta con la tecnologia WGB degli apparecchi Woody posti lungo il viale d’accesso e che utilizzano una temperatura colore di 4000 K unita ad una piccola percentuale di blu e di verde, mentre i livelli d’illuminamento degli apparecchi a carattere funzionale diminuiscono. L’effetto luminoso si associa alla diffusione di musica e della voce di Vittorio Gassman che recita “L’infinito”.

La presenza iconica degli apparecchi su palo Fiamma segnala gli ingressi al parco; l’illuminazione uniforme del piano orizzontale è garantita da apparecchi su palo Twilight. Il percorso che fiancheggia le mura occidentali del Convento di Santo Stefano e i percorsi secondari a carattere paesaggistico sono illuminati da bollard iWay, utilizzati sia nella versione da 610 e 250 mm. Il profilo delle mura del convento e del cenotafio è delineato combinando l’elevato comfort visivo, la pulizia del fascio luminoso e la potenza luminosa delle ottiche con tecnologia Opti Beam dei sistemi di proiettori Palco InOut. Le chiome dei sempreverdi sono illuminate dal basso da incassi Light Up Earth con ottica Medium orientabile, mentre gli stessi apparecchi con ottica Wall Washer, illuminano in maniera uniforme l’esedra di via monte Tabor. L’illuminazione per proiezione del poggio dell’Infinito e della nota epigrafe dedicata all’ermo colle è affidata ad apparecchi Woody e MaxiWoody.

L’utilizzo del protocollo DALI consente, fin da subito, di dimmerare l’intensità della luce emessa dal singolo apparecchio. Inoltre il sistema è stato concepito per poter implementare tecnologie IoL - ll’Intelligence of Light: ogni punto luce costituirà un “nodo intelligente” di un sistema in grado di monitorare l’ambiente circostante e inviare segnali capaci sia di regolare la luce al bisogno sia di comunicare informazioni utili alla fruizione dello spazio. Potranno essere integrate altre funzionalità accessorie di sicurezza, connettività Wi-Fi, alimentazione per dispositivi mobili potranno essere installati negli apparecchi di illuminazione per offrire ai visitatori, cittadini e turisti servizi e informazioni. Potranno essere installati anche sistemi specifici di monitoraggio delle condizioni ambientali e della vegetazione a supporto dell’attività di conservazione e sviluppo delle specie vegetali e animali presenti.


Stai lavorando ad un progetto simile?

Contattaci
Richiesta informazioni

  • Anno
    2018
  • Committente
    Comune di Recanati
  • Progetto Illuminotecnico:
    Dante Ferretti
  • Progetto dell’impianto elettrico:
    DEA S.p.A (Distribuzione Elettrica Adriatica S.p.A.)
  • Fotografo
    Giuseppe Saluzzi
    Studio Buschi (Opening)

Project Quote

"Quello che ho voluto sottolineare è il contrasto romantico tra la luce lunare e quella artificiale che illuminano contemporaneamente la città, i suoi vicoli, le sue piazze, i suoi monumenti e le sue strade, fino ad arrivare al Colle dell’Infinito. In questo luogo era impossibile non provare a fare dei paralleli con la vita di uno dei suoi cittadini più illustri, quindi abbiamo provato a creare una luce poetica che spero possa valorizzare la bellezza dei luoghi leopardiani "

Dante Ferretti

Prodotti usati: