Abbiamo adottato la Cappella degli Scrovegni. In accordo con la Commissione Scientifica Interdisciplinare per la Conservazione e Gestione della Cappella degli Scrovegni ce ne prenderemo cura per valorizzare la sua già straordinaria bellezza. Abbiamo realizzato una nuova illuminazione con apparecchi di ultima generazione che risaltano la ricchezza cromatica e i dettagli del capolavoro giottesco.
La Cappella degli Scrovegni
La Cappella degli Scrovegni di Padova, capolavoro assoluto dell’arte medievale candidato a diventare Patrimonio UNESCO, accoglie il ciclo più completo di affreschi realizzati da Giotto negli anni della sua maturità e ne rappresenta la sua massima espressione artistica.
La Cappella è dominata da una volta in cui lo spazio stellato è diviso in due campi perfettamente uguali, in ognuno dei quali sono centrali la Vergine, madre e regina e Cristo Benedicente. Già questa distinzione racconta immediatamente il ruolo attribuito, in questo luogo sacro, alla Madonna che, intermediaria nei confronti del Figlio e tramite della Salvezza, è la vera protagonista del ciclo. La centralità della figura di Maria si dichiara immediatamente al visitatore che entra nella Cappella, il quale è subito attratto dalla rappresentazione dell'Annunciazione sull'arco trionfale, di dimensioni inusuali per l'inserimento dell'episodio, rarissimo, della “Missione”, il momento, cioè, in cui Dio affida all’arcangelo Gabriele l'annuncio a Maria, rappresentato sulla lunetta dell’arco trionfale. La rappresentazione del Giudizio Universale sulla parete di fronte mette istantaneamente in rapporto l'inizio e la fine della vicenda principe nell'esperienza di ogni buon cristiano: la salvazione.
Intervento per l’illuminazione
Il 5 luglio 2016 abbiamo il siglato un accordo con il Comune di Padova per l’adeguamento tecnologico dell’impianto di illuminazione della Cappella degli Scrovegni di Padova. L’impianto realizzato nel 2002 era costituito da apparecchi appositamente costruiti che impiegavano sorgenti fluorescenti e ad alogenuri metallici, rappresentanti in quel momento la tecnologia più avanzata. Il nuovo impianto è stato inaugurato l’11 settembre 2017 alla presenza del Ministro Dario Franceschini.
Gli obiettivi posti dal Comune di Padova erano:
- Miglioramento delle condizioni microclimatiche utili alla conservazione degli affreschi
- Miglioramento della percezione dei colori
- Riduzione della luminanza di velo prodotta dalle finestre sulla parete sud
- Riduzione dei consumi energetici
Metodologia e risultati
L’intervento si basa sulla combinazione delle tecnologie LED Tunable White e IoT sviluppando una soluzione in cui la luce artificiale si relaziona ed integra la luce naturale. La posizione dell’impianto di illuminazione a terra e la conservazione del profilo metallico che copriva gli apparecchi del vecchio impianto è stato un vincolo di progetto, anche se la dimensione ridotta degli apparecchi avrebbe consentito di ridurre di molto gli ingombri. Quello che è significativamente migliorato è l’impatto visivo degli apparecchi grazie alla loro bassissima luminanza.
La adozione di LED Tunable White gestibili con un sistema di controllo che permette una regolazione attenta e continua della miscelazione degli spettri continui dei singoli LED consente di definire sul campo lo spettro di emissione ottimale sia con misurazioni della variazione della purezza del colore che con la comparazione visiva direttamente sull’opera.
La luce artificiale estende la percezione cromatica dei rossi da un limite di 690 nm dell’impianto precedente ad oltre 740 nm, migliorando una corretta sensibilità in questa gamma cromatica percepibile dall’occhio umano.
Gli apparecchi a scarica dell’impianto del 2002 mantenevano una componente UV: a un metro dalla superficie degli apparecchi di 59 μW/cm² che sulle parti alte della parete si riduceva a circa 0,7 μW/cm², valore di poco inferiore al limite. Il completo abbattimento dell’UV, del nuovo impianto assicura la ottimale conservazione dei pigmenti e dei prodotti utilizzati nel restauro.
La Cappella degli Scrovegni è aperta al pubblico 10 ore al giorno per 363 giorni l’anno, si stimano circa 3500 ore di illuminazione degli affreschi ai fini dell’osservazione da parte dei visitatori. Il valore di illuminamento medio su entrambi le pareti è di 87 lux che determina un valore di 304500 lux/ore l’anno prodotto dalla sola luce artificiale: circa il 50% di quella considerata ammissibile dalle norme.
Integrazione luce naturale luce artificiale con tecnologia IoT
La adozione di LED Tunable White gestibili con un sistema di controllo che permette una regolazione attenta e continua della miscelazione degli spettri continui dei singoli LED consente di definire sul campo lo spettro di emissione ottimale sia con misurazioni della variazione della purezza del colore che con la comparazione visiva direttamente sull’opera (fig. 2)
La luce artificiale estende la percezione cromatica dei rossi da un limite di 690 nm dell’impianto precedente ad oltre 740 nm, migliorando una corretta sensibilità in questa gamma cromatica percepibile dall’occhio umano.
Gli apparecchi a scarica dell’impianto del 2002 mantenevano una componente UV: a un metro dalla superficie degli apparecchi di 59 μW/cm² che sulle parti alte della parete si riduceva a circa 0,7 μW/cm², valore di poco inferiore al limite. Il completo abbattimento dell’UV, del nuovo impianto assicura la ottimale conservazione dei pigmenti e dei prodotti utilizzati nel restauro.
La Cappella degli Scrovegni è aperta al pubblico 10 ore al giorno per 363 giorni l’anno, si stimano circa 3500 ore di illuminazione degli affreschi ai fini dell’osservazione da parte dei visitatori. Il valore di illuminamento medio su entrambi le pareti è di 87 lux che determina un valore di 304500 lux/ore l’anno prodotto dalla sola luce artificiale: circa il 50% di quella considerata ammissibile dalle norme.